AREZZO: 12 luglio 2015 STAGE aperto a TUTTI i livelli
stages e corsi karate
l'HOMBU-DOJO
asd e aps
via Chiarini 69 -
Arezzo
ORGANIZZA il 12 luglio 2015 DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 23:00
STAGE DI KARATE TRADIZIONALE E DI OKINAWA aperto a TUTTI i livelli:
nel corso dello stage verrà insegnato il Kata KITEI, un kata elaborato dal Maestro Hidetaka Nishiyama
insieme ad altri Maestri di derivazione diverse dallo Shotokan (Goju-Wado-Shito ryu) afferenti ad Okinawa.
inoltre: Hojo-Undo - STUDIO TENSHO KATA E BASSAI SHO.
pranzo e cena in palestra !!
assolutamente necessario confermare la propria partecipazione !! ISCRIZIONI FINO AD ESAURIMENTO POSTI !!
Iscrizioni su www.hombu-dojo.it LINK
alla sezione ISCRIVITI ONLINE: sul menù a tendina selezionare STAGE KARATE e
su annotazioni indicare la data del 12 luglio 2015.
Docente M°Antonio Corrias
IMPORTANTE:
NON SARANNO ACCETTATE ISCRIZIONI SUL POSTO - INGRESSO CONSENTITO SOLTANTO
A CHI HA RICEVUTO CONFERMA ALLA PROPRIA ISCRIZIONE ONLINE -
SPETTATORI NON AMMESSI !!
Termine ultimo per l'iscrizione giovedì 5 luglio 2015
Alcune cose da sapere riguardo al KATA TENSHO che sarà oggetto di studio in occasione dello stage:
Caratteristiche
Molta enfasi viene data alla respirazione: la respirazione ibuki. Le contrazioni muscolari, i movimenti lenti e potenti caratteristici di questo kata richiedono grande vigore fisico. La respirazione delle tecniche go viene detta respirazione solare (ibuki yoo), mentre quella delle tecniche ju viene detta respirazione lunare (ibuki in). La respirazione solare (go) solitamente è poco utilizzata e avviene con la parte più bassa dei polmoni, mediante l'abbassamento dei fasci addominali e l'ispirazione nasale. L'espirazione tramite la bocca, avviene in maniera rumorosa con l'aria espulsa per la contrazione addominale e la rotazione in avanti del bacino. Tutti i muscoli e tutto il corpo sono contratti al massimo (contrazione kime). Il kata che esprime al meglio questa respirazione e le tecniche go è il kata Sanchin. La respirazione lunare (ju) è invece molto più morbida, sempre addominale ma meno profonda e quindi meno rumorosa ed è quindi usata nelle tecniche morbide e sciolte. Il kata che esprime al meglio questa respirazione e le tecniche ju è il kata Tensho. La fascia addominale (chiamata tandien) è quindi il centro di gravità dell'uomo, il fulcro della vita, il punto da cui si sprigiona l'energia interiore (ki o secondo altre scritture qi o ci) ed è quindi la parte del corpo che va allenata maggiormente. Sempre dal tandien nasce il kime, ovvero la contrazione; l'apice del kime si raggiunge con il kiai, un urlo di sfogo dato dall'unione (ai, contrazione del verbo awaso) dell'energia/spirito (ki), ovvero è l'arte di concentrare la propria energia mentale su di un unico punto del bersaglio col fine di distruggerlo. Il kiai si manifesta come un breve ma intensissimo urlo originato da una contrazione addominale che svuota i polmoni con l'effetto di esaltare un colpo sferrato. Inoltre, nel Goju-ryu, al fine di conservare l'equilibrio e di ottenere tecniche più penetranti, per ogni movimento si rende necessario un contro-movimento opposto in modo da ottenere una coppia di forza. I movimenti sono molto circolari, basati sul principio del combattimento a corta distanza (leve) e sfruttamento della forza dell'avversario (come nel JuJitsu). Questo stile presenta posture raccolte e con molta retroversione del bacino.
Miyagi Sensei, filosofia:
"lo scopo ultimo del karate-do è quello di creare la persona, conquistare la miseria umana e trovare la libertà spirituale".
Egli dichiarò che era importante, per l'equilibro dell'allenamento all'autodifesa, "l'allenamento della mente, o con la coltivazione del precetto karate-do ni sente nashi ('Non c'è un primo attacco nel karate')", enfatizzando inoltre l'importanza della "coltivazione dell'intelletto prima della forza".
È lo stile che si è modernizzato di meno in quanto secondo le credenze del Goju-ryu, la sfera del karate è rappresentata da una mano e le competizioni sportive sono viste come il mignolo di essa.
Gendai budo[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1933 il Gōjū-ryū fu la prima scuola di Karate ufficialmente riconosciuta dal budo nel Giappone dal Butoku Kai e unico stile di karate con una piena rappresentazione sia ad Okinawa che in Giappone. Questo riconoscimento mette lo stile Goju-ryu Karate-do fra le moderne arti marziali (o Gendai Budo).
Il fondatore del Gōjū-ryū Chōjun Miyagi
(宮城 長順, Miyagi Chōjun, 1888–1953)
Lo studente più promettente di Kanryo Higashionna fu Chojun Miyagi (1888 – 1953), che cominciò ad addestrarsi sin dall'età di 14 anni. Nel 1915 Miyagi ed il suo amico Wu Xiangui (conosciuto come Go Kenki) andarono a Fuchou alla ricerca dell'insegnante di Higaonna. Stettero per un anno a studiare sotto molti maestri, ma la vecchia scuola chiuse a causa della Ribellione dei Boxer. Al loro ritorno, Higaonna morì. Molti degli studenti di Higaonna continuarono ad addestrarsi con Miyagi e fu a loro che egli presentò un kata chiamato Tensho, che aveva adattato dal Rokkishu, probabilmente la scuola della Gru Bianca del Fujian.
Kanryo Higashionna, circa primi del 1900
Kata / Kata Bunkai
Kata vuol dire forma ed è formato da una serie movimenti che simulano un combattimento con uno o più avversari immaginari. I kata di Okinawa tendono tradizionalmente a preservare una serie di tecniche e principi di combattimento, e sono serviti come basi per molti sistemi di combattimento Okinawensi.
I Kata del Karate Goju ryu tramandati dal fondatore Chojun Miyagi e da altri grandi maestri.
Chojun Miyagi creò i primi quattro dei sei kata Taykyoku (gli altri due li creò Gogen Yamaguchi), creò i due kata Gekisai e rielaborò moltissimo due kata di origine cinese e da questi creò i kata Sanchin e Tensho. Tutti gli altri kata sono di derivazione cinese e sono stati leggermente modificati da Myiagi e Yamaguchi.
Taikyoku kata (KATA DI BASE)
1. Taikyoku Jodan - "Primo corso alto"
2. Taikyoku Chudan - "Primo corso medio"
3. Taikyoku Gedan (o Taikyoku Gedan Ichi) - "Primo corso basso (uno)"
4. Taikyoku Gedan Ni - "Primo corso basso due"
5. Taikyoku Kake uke - "Primo corso parata a gancio"
6. Taikyoku Mawashi uke - "Primo corso parata circolare"
Fukyu kata (KATA INTERMEDI)
1. Gekisai Dai Ichi - "Distruggere numero 1"
2. Gekisai Dai Ni - "Distruggere numero 2"
3. Sanchin (caduto in disuso perché non si fa più la respirazione ibuki) - "Le 3 battaglie"
4. Tensho (caduto in disuso perché non si fa più la respirazione ibuki) - "Mani rotanti"
Ibuki (息吹?) è una tecnica di respiro rumoroso, adoperata nelle arti marziali, con l'obiettivo di assorbire qualsiasi forza contraria; essa è fatta con una lunga espirazione e si conclude con un respiro breve e vocalizzato.
Questa tecnica è il canale attraverso il quale il tanden collega lo spirito al corpo, attraverso il Ki. Questa tecnica serve per contrarre tutti i muscoli del corpo in un solo momento ed è atta ad assorbire un colpo ricevuto senza risentire alcun danno, o comunque una minima parte. Questa contrazione, che avviene tramite la respirazione ibuki, è detta contrazione kime. Con la respirazione ibuki e con la kime, si ottiene il Kiai[2].
La respirazione ibuki si divide in due tecniche:
ibuki yoo (solare) avviene con la parte bassa dei polmoni, solitamente poco utilizzata, mediante l'abbassamento dei fasci addominali e l'inspirazione nasale. L'espirazione avviene in maniera rumorosa, con l'aria espulsa per la contrazione addominale e la rotazione in avanti del bacino.
ibuki in (lunare) è molto più morbida di quella solare, sempre addominale ma meno profonda e quindi meno rumorosa; è perciò usata nell'esecuzione di tecniche più morbide.
fonte wikipedia